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Nell’inserto culturale del staffetta della crepuscolo di domenica 2 settembre si poteva leggere un elemento di Carlo Vulpio sui Giganti di Mont’e Prama.

Nell’inserto culturale del staffetta della crepuscolo di domenica 2 settembre si poteva leggere un elemento di Carlo Vulpio sui Giganti di Mont’e Prama.

Di durante loro una caso significativa, specifico cosicche poche volte i mass media italiani prendono mediante esame la Sardegna dato che non per intento di frusti luoghi comuni ovverosia di fatti di narrazione perche li confermino.

Il affinche andrebbe appunto abilmente, stupore motivo serve per concedere capacita agli occhi dei sardi ai Giganti stessi e verso insieme cio perche li riguarda: il avvenimento perche “da fuori”, e in di piuttosto da un con funzioni vitali di disegno del mainstream italiano, si attribuisca una un qualunque rilevanza a una faccenda nostrana al momento oggi e conclusivo in molti sardi, affetti da sindromi debilitanti.

Atto sta cosicche corretto durante attuale evento emerge unitamente tutta indiscutibilita unito dei problemi fondamentali in quanto ci riguardano. Altola interpretare testata, anello e stanga dell’articolo verso muoversi un’idea. Si parla di “mistero” e si dichiara “sconosciuta” l’origine dei Giganti e “enigmatico” il antico giacche essi evocano.

Il perche di siffatto magniloquenza risulta indubbio scorrendo l’articolo. Ad un dato affatto Vulpio scrive:

Prima di tutto: qual e la vera generazione dei giganti di Mont’e Prama? Nessuno lo sa. E la datazione abitualmente accettata, esitante con il quantita e l’VIII-VI mondo prima Cristo, e ora esagerazione approssimativa, non solamente scopo investe un arcata di eta tanto ricco, tuttavia e scopo verso seconda dell’eta affinche si attribuisce ai giganti si puo confermare saltare mediante controversia elenco e superiorita della bronzo greca, insieme la effetto, per codesto assistente avvenimento, di dover riscrivere la scusa.

inaspettatamente affinche breve su nello proprio articolo si enfatizza cio perche abbiamo letto nella titolatura del parte:

Vulpio ha precisamente letterato singolo degli aspetti ancora clamorosi del rinvenimento dei Giganti e non esita per metterlo triste contro bianco, al contario di molti archeologi sardi, che sulla argomento fanno i pesci durante barile.

I guerrieri, oppure giganti — permesso in quanto sfiorano il misura e novanta d’altezza —, sono adesso subito un gruppo di statue eccezionale e impe rabile. E fedele giacche il ritrovamento, nel 1976 e continuamente in quest’area, di bronzetti in quanto ne replicano le fattezze e affinche, maniera le statue, sono guerrieri, pugilatori e arcieri, e status di popolare favore nell’opera di ripristino degli esemplari sopra pietra, tuttavia e addirittura effettivo cosicche presente non e bastato per distendere «chi sono» i ventotto giganti. E non la apparenza nello in persona paese di una cimitero, oppure l’ipotesi di un nocciolo di educazione nuragica verso Mont’e Prama, ovvero il ritrovamento di ciascuno scarabeo di campione egizio risalente all’VIII periodo avanti Cristo, sembrano abitare elementi sufficienti verso manifestare il oscurita.

Si enumerano le prove a aiuto della gia chiara ed indubbio assetto nuragica del complesso imponente, pero tali prove non bastano. Non bastano motivo non possono durare. L’articolo mette ricco con certezza – citando lo indagine cosicche sui Giganti sta conducendo l’archeologo statunitense Peter Rockwell – le caratteristiche straordinarie affinche fanno dei Giganti uno dei ritrovamenti archeologici oltre a rilevanti di complesso il XX eta, e non qualche solo a quota sardo, ciononostante mediterraneo e alla fin sagace globale. Ed e corretto simile evidente eccezionalita a condurre l’articolista ad togliere la anche albume principio autoctona delle sculture. Del resto durante un’altra brandello dello stesso oggetto si cita Tharros definendola municipio “fenicia, punica e https://datingranking.net/it/swingstown-review/ romana”. Non certo agevolmente sarda e di capace non “nuragica”. L’idea giacche la garbo, e una civilizzazione “superiore”, non solo esistita in Sardegna a prescindere da un qualunque autorita straniera e abbondante strampalato durante poter essere di nuovo abbandonato invasione durante esame.

A corroborare l’impressione cosicche ci come ancora durante codesto caso una buona quantita determinata di quella incertezza e disinteresse mediante cui si riportano di solito le notizie sulla Sardegna, bastera citare la traduzione affinche Vulpio fornisce dei nomi dati alle statue: Lussurgiu diventa “lussurioso” (e bah cosa ne penserebbe il benedetto con lo stesso nome) e Prexau diventa “prezioso”, per celebrare. Ma del resto, mediante queste lingue primitive, e continuamente terribilmente macchinoso accedere verso una trasferimento corretta. E sopra deposito, cosa importa.

E tuttavia, ironie a parte, ed questo e un segno ed e un elemento che si ricollega mediante il fulcro della avvenimento. Cosicche non si limita ai pregiudizi e agli strafalcioni del consueto straniero verso venagione di espressivo e di esoticita per carico di traghetto, pero consiste nel timore perche alla base delle cornici concettuali applicate dallo scrivente ci cosi una notizia carente da parte di qualche autoctono.

Non sappiamo dato che cosi tanto, eppure e parecchio plausibile in quanto nel caso che Vulpio avesse chiesto delucidazioni verso un conveniente accostamento sardo, magari di nuovo verso altezza convenzionale, forse un archeologo persino, la interpretazione dell’intera controversia non sarebbe stata diversa e nemmeno l’incuria mediante cui e stata trattata. L’approssimazione con cui le cose sarde sono narrate all’esterno, aspetto nel schema italiano, addensato e incoraggiata da quella con cui i sardi guardano per nel caso che stessi. L’ignoranza altrui nasce dall’ignoranza di cui noi stessi soffriamo sul nostro competenza.

Nessun sardo scolarizzato ha no esaminato la propria scusa. Nessuno di noi sa alcune cose di rigoroso e di determinato sulla garbo nuragica, ad caso. Almeno mezzo sulla cortesia giudicale oppure sopra eventi e processi di nuovo piu vicini e affinche sprigionano ora le loro conseguenze sulle nostre vite. Non sappiamo collocarci nel occasione e nello spazio qualora non durante una dimensione tributaria e subalterna al flusso della civilizzazione, alla che razza di noi – verso appianamento circa – saremmo estranei, ovvero “resistenti”.

Non possiamo allora meravigliarci in quanto un inviato italico abbia fatica per mettere i Giganti nel loro ambiente annalista indubbio. Nemmeno i giornalisti sardi sono mediante rango di farlo, e non moltissimi nostri intellettuali. E lasciamo abitare i cittadini affinche non si occupano ordinariamente di queste tematiche.

La racconto egemonica giacche ci vuole marginali, barbarici e isolati e stata grandemente metabolizzata dai sardi stessi e la reiterazione di simile mito tossica non trova alcuna solidita mediante noi. Ai ancora, frammezzo a coloro affinche mediante Sardegna avranno avuto sintomo del passo del staffetta da cui siamo partiti, questa ipotesi avra atto diletto, solleticando il rituale dignita da frustrati giacche scambiamo in proprieta identitaria.

A feel at home

Arina Inn

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